lunedì 21 febbraio 2011

Segnamoci questo data........se ci riesce ci facciamo tutti frati

fonte agi.it/Roma, 19 feb. - Si parte dalla Consulta, che con l'attuale assetto da' sempre ragione ai magistrati di sinistra, e poi riformiamo la giustizia e discipliniamo le intercettazioni. La maggioranza e' solida e coesa, assicura Silvio Berlusconi intervenendo al telefono ad un convegno di sostenitori a Cosenza, e non deve aver paura di quella "armata Brancaleone" che e' la sinistra. Al contrario, l'addio di Fini la rafforza e rafforza il suo leader, che si trova sotto l'ennesimo attacco giudiziario.
  Il pacchetto di riforme della giustizia, fa sapere il premier, verra' varato da un Consiglio dei ministri convocato ad hoc, gia' nei prossimi giorni. Si comincera' a mettere mano alla Corte Costituzionale. Un passo "assolutamente indispensabile" che, annuncia, verra' sicuramente confermato anche in caso di referendum popolare. Lo stesso avverra' per gli altri provvedimenti, che vanno "dalla divisione degli ordini, ai due Csm, al metodo di elezione dei membri del Csm, alla composizione della Corte costituzionale". Con il nuovo assetto alla Consulta "saranno necessari i due terzi dei componenti per abrogare le leggi in modo da evitare che si ripetano le situazioni oggi, quando il Parlamento discute una legge, la approva e se non piace ai magistrati di sinistra, la impugnano davanti alla Consulta che e' costituita in prevalenza da giudici che provengono dalla sinistra e dunque le abroga anche se sono leggi giuste e giustissime".
  Io, sillaba il presidente del Consiglio, "sono l'uomo piu' perseguitato dalla giustizia nella storia, senza mai arrivare a una condanna, ma loro imperterriti continuano perche' se non mi eliminano attraverso l'arma giudiziaria, non potranno mai batterci attraverso le elezioni". "Dobbiamo resistere e andare avanti - ha aggiunto Berlusconi - nella gestione del Paese. Abbiamo la forza di una maggioranza coesa e ampia sia alla Camera che al Senato e del consenso della stragrande maggioranza dei cittadini. E' questa la spinta che ci consente di andare avanti col massimo impegno".(AGI) .

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